A tutti noi può sembrare scontato avere in casa o in azienda un frigorifero o un condizionatore; ma come funzionano veramente questi dispositivi?
Tutti i sistemi di refrigerazione o impianti di condizionamento per l’industria sfruttano le leggi della termodinamica, dell’espansione e degli scambi di calore di fluidi in funzione di variazioni di pressione o volume. Pertanto in queste installazioni avviene un ciclo termodinamico che in fisica è tipicamente chiamato ciclo frigorifero in cui viene sottratto calore (ovvero energia) da un ambiente (da refrigerare) e, grazie a del lavoro compiuto dall’esterno (motore e corrente elettrica), tale calore viene ceduto ad un accettore più caldo, tutto in conformità con il secondo principio della termodinamica.
Pertanto traducendo in strumentazione e materiali pratici questi enunciati abbiamo che il ciclo frigorifero di
impianti di condizionamento per l’industria ha come materiale cardine il fluido frigorigeno, il quale circola in quattro organi separati che formano un circuito chiuso.
Il primo device incontrato dal liquido frigorigeno è un evaporatore in cui riceve calore dall’ambiente freddo (rinfrescandolo ulteriormente) per poi passare in un compressore, qui viene compresso per aumentarne pressione e temperatura. Successivamente si passa in un condensatore in cui il fluido caldo cede calore all’ambiente esterno ed il ciclo si termina con un organo di espansione in cui la sostanza o diminuisce pressione e temperatura.
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